giovedì 26 febbraio 2009

SIXTH WEEK - BOSTON



ehi, ciao a tutti. oggi è martedì, e sn in ritardo con la mia tabella di marcia dei racconti settimanali. COme la posso chiamare questa rubrica? "Le avventurine di Nick a Boston?"... mah.... ad ogni modo vi ho messo alcune foto. Ci sono i miei coinquilini, un ragazzo dall'indonesia, ROBIN, buddista, lavora in una compagnia di microbiologia, veramente una persona gentile e semplice. E' molto simpatico e rispettoso, non è mai arrabbiato. Lui pratica il buddismo, non come monaco, logicamente, in quanto è anche sposato. Una cultura molto diversa dalla nostra, vi posso assicurare, ma che non va assolutamente in conflitto con i nostri principi cattolico-occidentali. Lui dice sempre "l'importante, è trovare l'equilibrio"... ed è vero, bisogna avere una visione globale delle cose. Ciò che ci sembra negativo e insensato in questo momento, potrebbe essere utile e necessario per un qualcosa che viene dopo...
E' molto interessante parlare con lui, c'è tutta una filosofia particolare, un modo diverso di concepire la vita, l'esistenza (non sto dicendo che sia migliore, solo diverso). Sicuro è che sono molto più spensierati, calmi, educati, gentili ed onesti di tanti nostri compagni occidentali, poco ma sicuro!
Poi c'è Chloe, studentessa alla Tuft's University, ebrea, anche lei molto simpatica, semplice, ed intellettualmente stimolante. Ha vissuto in spagna per un po', e quindi si parla anche spagnolo, a volte. Ha un anno in meno di me, e studia discipline artistiche. é molto brava in fotografia, anche Robin lo è, infatti hanno delle apparecchiature niente male. Io non ci capisco un cavolo di foto, (vedi che foto faccio...), xò è interessante anche solo ascoltare.
Approposito di fotografie e culture diverse: un giorno torno a casa dall'uni, e vedoRobin sdraiato sul suo letto, a pancia in giù, e Chloe che con una moneta gli sta grattando la schiene. Praticamente, gli ha fattotutti dei segni rossi, lungo la colonna vertebrale, e lateralmente, come il guscio di una tartaruga, tipo, con sta moneta. ! AL primo impatto mi sembrava l'avesse frustrato, e poi Robin mi ha detto che è una cosa che gli serve per espellere l'aria accumulata nei muscoli del suo corpo....dopo neanche un ora si sentiva da dio, mentre prima aveva un po' di febbre... ec se lo avessero fatto a me, mi sa che sarei morto sul colpo. vediamo se riesco a procurarmi una foto così vi mostro il risultato!.

Da quesi ragazzi sto imparando anche alcune cose in cucina. Si, sono italiano, ed infatti quando cucino io (e cucino bene) si fermano a chiedermi come faccio questo e quello, xò possiamo imparare qualcosa anche dagli altri, no?tipo i bocconcini di maiale cotti nel burro d'arachidi, oppure zuppa di alghe con ginger e riso. Beh, detto così sembra brutto, ma vi assicuro che vale la pena provare.
Magari potrei postarvi qualche ricetta, che vedo qui, originale, che ne dite? ricette dal mondo... come direbbe il saggio, dopo queste parole, "non importa se cucini pasta o alghe, o se sei buddista o cattolico: tutti, quando è ora, vogliono mangiare".
Si, ma caro saggio, una cosa è mangiare bene, e godersi il cibo che mangi, e un'altra cosa è mangiare per sopravvivere.
Alle 1.15 vi saluto, xè domani ho un'altra giornata interessante.
More news coming soon, don't miss the next episode on Facebook.
Nick

martedì 17 febbraio 2009

FIFTH WEEK - SALEM




Ebbene sì, oggi, President's Day, non c'era scuola... e quindi siamo andati a Salem.

(from Wikipedia)
Salem è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della Essex, nello stato del Massachusetts. È una cittadina di circa 40.000 abitanti, resa famosa dai processi alle streghe del 1692 e dai romanzi scritti sull'argomento da Nathaniel Hawthorne (La lettera scarlatta), nato proprio a Salem, e da Stephen King.
Nel villaggio la caccia alle streghe scoppiò nel 1691 dopo che alcune giovani dichiararono d'essere state vittime d'un maleficio. Le ragazze tra cui la figlia e la nipote del reverendo Samuel Parris, Betty ed Abigail, erano solite incontrarsi per "prevedere" il loro futuro. Tra loro c'era anche una giovane di nome Sarah Cole che, al processo, dichiarò d'aver visto uno spettro sotto forma di bara in quella che utilizzavano come sfera (un albume sospeso in un bicchiere pieno d'acqua). Le bambine cominciarono ad assumere comportamenti strani (bestemmie, stati di trance) e a subire attacchi epilettici. "L'epidemia" si diffuse a molte altre giovani del paesino e, essendo i medici incapaci di spiegare i fatti, venne dichiarato che le giovani erano vittime di Satana. Vennero arrestate tre donne: la schiava dei Parris, Tituba, una mendicante, Sarah Good, e l'anziana Sarah Osborne. La prima confessò d'essere una strega e aggiunse d'aver incontrato un uomo alto proveniente da Boston che per i giudici era, ovviamente, Satana.

La caccia alle streghe scoppiò in tutto il suo orrore nel 1692. Venne istituito un vero e proprio tribunale. Vennero incarcerate e giustiziate 20 persone tra cui donne, uomini e bambini. Tra questi solo Giles Corey non venne impiccato: l'ottantenne non si lasciò processare, e per tale ragione venne schiacciato sotto lastre di pietra. Morirono ancora 4 persone in carcere. L'isteria generale si concluse nell'autunno del 1692 e il 12 ottobre 1693 il governatore Phips sciolse "La Corte" (il tribunale creato per processare le streghe) e istituì una Corte di giustizia che, dopo aver preso in esame 52 casi, assolse 49 detenuti e commutò la pena di 3 condannati a morte. Da allora non si è più assistito ad altri casi di stregoneria.

Vi pubblico quindi alcune foto... diciamo che, più che altro, sta roba delle streghe è una cosa turistica per far andare avanti un po' il paesetto... altrimenti nessuno ci andrebbe.
Una chicca: abbiamo visto una baby foca (vedi foto) sulla sponda del laghetto che c'era lì... mah, speriamo non stesse morendo piccola!

Qui le lezioni procedono, ed ora torno a studiare...uffa!
Buona settimana a tutti.

Fatevi vivi, ogni tanto.
ciao
n

BOSTON, FOURTH WEEK


Eccomi un po' in ritardo con il notiziario settimanale da Boston. Lo so, dovevo scrivere ieri, ma non sono riuscito. I corsi sono iniziati e qui ti danno i compiti per casa, e non ci sto dietro a leggere tutto... questa settimana ho avuto un po' di raffreddore e di "sgnagnara" e quindi non ho fatto granchè di vita mondana. Martedì, però, la UMASS ha ospitato il grande sassofonista Walter Beasley, (nella foto a sinistra, anche xè l'altro sono io, eh..). Professore alla Berklee, è uno dei maggiori sassofonisti del mondo, tra i primi cinque, e uno dei pochi che sa applicare il metono "Circular Breathing", cioè suonare senza mai respirare. Praticamente, nel mentre si butta buori l'aria con la bocca, si inspira l'aria dal naso; si gonfiano le mascelle d'aria, continuando così a suonare, e nello stesso tempo deglutendo l'aria respirata dal naso... e il suono non cessa mai... è andato avanti per 6-7 minuti senza staccare la bocca dallo strumento! Incredibile! é più facile a dirsi che a farlo, no?
Volevo poi raccontarvi alcune cosette che ho notato essere diverse qui in america: intanto, nei bar, in tutti, anche quelli smilzi, c'è la connessione wireless gratuita! quindi, ti bevi un caffè, con il portatile, e intanto navighi in internet! secondo: quando al supermercato o nei negozzi paghi con la carta di credito c'è un touch-screen al lato della cassa, dove con una penna di plastica (senza punta, e senza inchiostro), firmi il tuo nome, in maniera digitale! niente di chè, ma interessante. POi, un'altra cosa (e questa non la sopporto), sono i bagni pubblici: qui, ci sono solo quelli aperti, cioè che vedi sotto e sopra. Una cosa che io odio è non avere la mia intimità in bagno... uffa! Senza contare che le porte non chiudono bene le fessure, e quindi tu da fuori, tra la porta e il bordo del muro, se spii bene, puoi vedere quello che sta seduto dentro!
Ultima cosa, e poi vi lascio per stavolta, è che sempre in bagno, ci sono i cartelli con scritto: Emplyees must wash their hands. Cioè, i dipendenti devono lavarsi le mani! ALlora, devo dire due cose a riguardo: primo, solo i dipendenti devono lavarsi le mani? e gli altri, possono fare anche a meno?CHE SCHIFO! e secondo: se mettono il cartello, è perchè proprio non ci arrivano da soli...CHE SCHIFO DOPPIO!
Datemi notizie cari, mi fate sentire più in compagnia!.
Saluti a tudu mundu!
Nick

JAZZ BAND ALLA UMASS BOSTON

Ebbene sì, cari miei. Vi annuncio con gran gioia che ho passato le selezioni per la Jazz Band all'Umass, come vocalist. Il primo provino, martedì, era andato bene... ho cantato Summertime a cappella.. Oggi pomeriggio, invece, il prof. ci ha fatto cantare accompagnati dalla band, "Summertime" (stile swing) e "Take the A train"...
La band, composta da strumentisti che a loro volta stavano facendo le selezioni, è composta da un batterista, due tastiere, una chitarra elettrica, una chitarra acustica, un basso, un sax tenore e dai vocalist.
Il prof deve ancora pensare agli altri due vocalist, ma ha detto a me e ad un'altra ragazza, che siamo senza dubbio dentro.
Non sto neanche a dirvi come mi son sentito quando me l'ha detto...
Ad ogni modo, il gruppo è formato da studenti (più meno della mia età) che mangiano e vivono di sola musica... chi canta o suona dovrebbe capirmi, la carica e l'adrenalina che trasmette la band quando suona, specialmente se hanno il jazz dentro..

Il prof (che chiamarlo prof. è riduttivo), è un grande del settore: Peter Janson (se non sai chi è vai a vederti il sito)... ha scritto e pubblicato molti pezzi ed ha collaborato con molti artisti famosi, oltre che aver vinto importanti riconoscimenti. Una persona seria, ma molto gentile e umana! Non di quelli che si montan la testa, o che l'arte non sanno neanche cosa sia...

Martedì grande concerto gratis del professore afro-americano al Berklee College "WALTER BEASLEY" (Sax)...

é sorprendentemente bello come, attraverso una passione comune, alcuni "sconosciuti" si trovino assieme in un auditorium, e si conoscano, dividendo sensazioni ed emozioni, totalmente immersi nella musica...

"I sing, because I'm happy,
I sing because I'm free;
his eye is on the sparrow,
and I know he's watching me.
His eye is on the sparrow,
and I know he's watching me..."

(questo però è un gospel, ma cmq è adatto all'occasione!)

Un saludo a todos,
Nick

I CORSI ALLA UMASS BOSTON: COME NEI FILM

Ciao a tutti ragazzi, eccomi qui, a mezzanotte, a scrivere sulla mia seconda settimana qui a Boston. I corsi son iniziati oggi, e la cosa si fa alquanto interessante. Vi dico solo (tanto perchè gli americani non si smentiscono mai), che appena sceso dall'autobus che mi porta dalla Metro al campus, entrando nella hall principale, delle "buffe" ragazze e professori mi hanno accolto con caffè e muffin con addosso delle magliette che portavano la scritta "Back to school". Tutto questo con un'aria di festa patriottica, con tanto di tazza per il caffè da mezzo litro (se non mezzo litro, sarà un buon 33cl), in omaggio.
Dopo questo caldo benvenuto, ho preso il mio bel foglietto dalla cartellina, con scritto gli orari e le aule dei corsi. Il primo corso, giustamente, lo avevo dall'altra parte del campus... qui per attraversare i vari palazzi che costituiscono l'università, hanno montato una specie di camminatoio esterno, con le pareti di vetro, che chiamano CatWalk; una strategia contro il freddo veramente ideale!.
Arrivato in aula, ho realizzato che i film americani, per certi aspetti ricalcano proprio la realtà: voi non vi immaginate i banchetti che hanno... praticamente hanno quella specie di sedie con il tavolino attaccato, fisso logicamente, che io non sapevo neanche da che parte cominciare a sedermi, visto che sono minuscoli! Ma io dico, siete il paese con il maggior numero di gente sovrappeso, ma li fate o no dei banchi più larghi? Ecco, mi sembrava di essere alle superiori, ma chè: neanche alle superiori avevo quelle sedie lì.. ah, al catechismo, ecco dove. Poi, sfiga + sfiga, io sono anche mancino, e il banchetto della sedia, dov'è? sulla destra...
Arriva il prof, e comincia a dire che chi arriva 5 minuti in ritardo è come saltasse la lezione, e che bisogna fare i compiti per casa di volta in volta (????!!!!) Scusa? Mi è venuto da dirgli: prof, mia mamma mi ha scritto sul diario che per oggi sono esonerato dal fare i compiti... (da quanto tempo non usavo questa espressione: fare i compiti!).
La lezione poi si è evoluta bene, il corso di sociologia del lavoro sembra molto interessante. Il libro costa 125 dollari, usato, ma questo è solo un dettaglio.
Durante tutta la giornata, c'era musica nella hall centrale (logicamente hip pop) e attività varie di benvenuto...
I prof sono veramente accoglienti, spendono la prima lezione a presentarsi, a dirti chi sono, da dove vengono e cosa vogliono fare. Cercano di instaurare un bel rapporto con lo studente, si mettono al tuo livello..

I miei colleghi studenti sembrano persone ok: la UMASS è l'università pubblica, e quindi non si trovano fighetti pieni di soldi, oppure perditempo. Chi studia lì, è gente normale, che non si può permettere Harvard, ma che lavora sodo per guadagnarsi qualcosa... oltretutto, mi sa che sia l'unica università pubbliga a godere di grande fama e prestigio in tutti gli states.
Le classi sono al max composte da 25 studenti, quindi sarà facile conoscere n po' di gente...

Ecco, ora comincia ad essere tardi, e il mio amore si è svegliato, quindi avrò una skype session!
intanto buona notte a tutti, per voi buona giornata, e a presto.
nick

First Week





Cari tutti, come va? Ormai è una settimana che sono a Boston. QUi procede tutto alla grande. Il volo è stato perfetto, tranne per il fatto che eravamo struccati come delle sardine. Giustamente, paganto poco, hai poco, no? La british airways fornisce dell'ottimo cibo a bordo, impacchettato alla perfezione. Ci sono proprio delle monodosi di pranzo che stanno dentro in una scatoletta,e c'è tutto, dal primo al dolce...
La prima settimana è passata cercando appartamento.
Sapete cosa??
Qui i water hanno veramente l'acqwua che gira in senso antiorario.... che sarà veramente lìeffetto Coriolis? (saluti alla Palma!).
Ad ogni modo, le ciambelle sono buone e il caffè lungo non è male...
Boston è piena di universitari... a breve andrò a fare un giretto ad Harvard e alla Tuft's, e magari anche al MIT a trovare il prof. che ha scritto il libro che ho usato per la mia tesi...sarebbe emozionante!
Pubblico anche alcune foto, anche se non è che ne abbia fatte molte, e poi devo confessare che sono un cane con le macchinette digitali!
Se volete scrivermi, I'm here.
Peace,
Nick